Marte, maledettissimo poltrone! Così sotto una donna non si reca, e non si fotte Venere alla cieca, con assai furia e poca discrezione. – Io non son Marte, io son Hercol Rangone, e fotto qui che sete Angela Greca; e se ci fosse qui la mia ribeca, vi sonerei fottendo una canzone. E voi, Signora, […]
Apri le coscie, acciò ch'io vegga bene il tuo bel culo e la tua potta in viso; culo da far mutar un cazzo d'aviso! Potta che i cuori stilli per le vene. Mentre ch'io vi vagheggio egli mi viene capriccio di pasciarvi a l'improviso, e mi par esser più bel che Narciso nel specchio ch'il […]
Io 'l voglio in cul. – Tu mi perdonerai, o Donna, non voglio far questo peccato, perché questo è un cibo da prelato, ch'ha perduto il gusto sempre mai. – Deh! mettetel' qui! – Non farò! – Sì, farai. Perché? non s'usa più da l'altro lato, Id est in potta? – Sìm, ma egli è […]
Questo è pur un bel cazzo lungo e grosso. Deh! se l'hai caro lasciamelo vedere – Vogliam provare se potete tenere questo cazzo in la potta, e me addosso. – Come, s'io vo' provar? come, s'io posso? Piuttosto questo che mangiare o bere! – Ma s'io v'infrango poi, stando a giacere, farovi mal. – Tu […]
E saria pur una coglioneria sendo in voglia mia fottervi adesso, avervi col cazzo nella potta messo, del cul non mi facendo carestia. Finisca in me la mia genealogia! Ch'io vo' fottervi dietro, spesso, spesso, poiché gli è più differente il tondo dal fesso che l'acquata dalla malvasia. – Fottimi e fa di me ciò […]
Ove il mettrete voi? Ditel' di grazia, dietro o dinanzi? io vo' 'l sapere, perché farovi forse dispiacere se nel cul me lo caccio per disgrazia. – Madonna, no, perché la potta sazia il cazzo sì che v'ha poco piacere, ma quel che faccio, il fo per non parere un Frate Mariano, verbi gratia. Ma […]
Tu m'hai il cazzo in la potta, e il cul mi vedi e io veggio il tuo cul com'egli è fatto, ma tu potresti dir ch'io sono un matto, perch'io tengo le mani ove stanno i piedi. – Ma s'a codesto modo fotter credi, sei una bestia, e non ti verrà fatto; perch'asssai meglio del […]
Perch'io prov'or un sì solenne cazzo che mi rovescia l'orlo della potta, io vorrei esser tutta quanta potta, ma vorrei che tu fossi tutto cazzo. Perché, s'io fossi potta e tu cazzo, isfameria per un tratto la potta, e tu avresti anche dalla potta tutto il piacer che può aver un cazzo. Ma non potendo […]
Posami questa gamba in su la spalla, et levami dal cazzo anco la mano, e quando vuoi ch'io spinga forte o piano, piano o forte col cul sul letto balla. E s'in cul dalla potta il cazzo falla, dì ch'io sia un forfante e un villano, perch'io conosco dalla vulva l'ano, come un caval conosce […]
Questo cazzo vogl'io, non un tesoro! Questo è colui, che mi può far felice! Questo è proprio un cazzo da Imperatrice! Questa gemma val più ch'un pozzo d'oro Ohimè, mio cazzo, ajutami, ch'io moro e trova ben la foia in matrice: in fin, un cazzo picciol si disdice, se in potta osservar vuole il decoro. […]