— Gran principe dei Genii noi siamo tre fratelli, questi due cani, ed io. Nostro padre lasciò morendo a ciascuno di noi mille zecchini. Con questa somma abbracciammo tutti e tre la stessa professione, e ci facemmo mercanti. Poco tempo dopo aver aperto bottega, mio fratello maggiore, uno di questi due cani, risolvette di viaggiare […]
Questa cerva che voi vedete, è mia cugina, ed anche moglie. Essa non aveva che dodici anni quando la sposai. Siamo vissuti insieme trent’anni, senza che abbia avuti figli. Il solo desiderio d’aver figli mi fece sposare una schiava, di cui ne ebbi uno che prometteva molto. Mia moglie n’ebbe gelosia; prese in avversione la […]
Eravi una volta un mercante il quale possedeva grandi ricchezze. Un giorno, che un affare importante lo chiamava molto lungi dal luogo ove soggiornava, salì a cavallo e partì con una valigia in cui vi aveva riposta una piccola provvisione di biscotto e di datteri. Il quarto giorno del suo viaggio sviò dal cammino per […]
Un ricchissimo mercante aveva il dono d’intendere il linguaggio degli animali, ma con questa condizione ch’egli non poteva a chi si fosse spiegarlo, senza esporsi al pericolo di perder la vita. Stavano alla stessa mangiatoia un bue ed un asino. Un giorno ch’egli era seduto vicino ad essi, udì che il bue diceva all’asino: — […]
Le cronache de’ Sassaiani, antichi Re di Persia, rife- riscono esservi stato un Re il quale era amato dai sudditi per la sua saviezza e temuto dai vicini per la fama del suo valore. Aveva due figli: il primogenito chiamavasi Schahriar, e l’altro aveva nome Schahzenan. Dopo un regno lungo e glorioso morì questo Re, […]
«Tanto per cominciare, la tua nave che doveva giungere dall’Africa, secondo la tua promessa, con tanto di soldi e schiavi a bordo non è ancora arrivata. E i cacciatori di eredità, ormai ridotti in bolletta, cominciano a tirarsi indietro. Perciò, o sono io che mi sbaglio, oppure la fortuna comincia di nuovo a voltarci le […]
Cominciai a dimenarmi freneticamente nel letto, come se avessi avuto tra le braccia il mio amore. * «Non me soltanto un nume e il fato implacabile tormenta. Prima di me il Tirinzio, colpito dall’ira di Inaco, resse il peso del cielo, già Pelia il rancore provò di Giunone, e Laomedonte cinse ignaro le armi, Telefo […]
Ma lei, battendo forte le mani, mi urlò: «Razza di criminale, e hai anche la faccia tosta di parlare? Tu non ti rendi mica conto di che infamia ti sei macchiato: hai ucciso la gioia di Priapo, un’oca che faceva impazzire tutte le signore. Non credere quindi che sia una cosa da poco, perché se […]
Rabbrividii atterrito da tutte quelle incredibili promesse e cominciai a osservare con maggiore attenzione la vecchia. * «Avanti» esclama Enotea, «eseguite i miei ordini!»… * e dopo essersi lavata con cura le mani, si chinò sul letto e mi baciò due volte… * Enotea piazzò una vecchia tavola in mezzo all’altare, ci sistemò sopra dei […]
Finita la declamazione, chiamo Gitone e gli faccio: «Ma dimmi un po’, caro fratellino, in tutta coscienza: quella notte che Ascilto ti portò via da me, restò sveglio fino a quando riuscì a possederti, oppure si accontentò di una notte vedova e casta?». Il ragazzino si toccò gli occhi e giurò nel modo più solenne […]