Landolfo Rufolo, impoverito, divien corsale e da’Genovesi preso, rompe in mare, e sopra una cassetta, di gioie carissime piena, scampa, e in Gurfo ricevuto da una femina, ricco si torna a casa sua
Tre giovani, male il loro avere spendendo, impoveriscono; dei quali un nepote con uno abate accontatosi tornandosi a casa per disperato, lui truova essere la figliuola del re d’lnghilterra, la quale lui per marito prende e de’suoi zii ogni danno ristora, tornandogli in buono stato
Rinaldo d’Esti, rubato, capita a Castel Guiglielmo ed è albergato da una donna vedova e, de’suoi danni ristorato, sano e salvo si torna a casa sua.
Martellino, infignendosi attratto, sopra santo Arrigo fa vista di guarire, e, conosciuto il suo inganno, è battuto, e poi, preso e in pericolo venuto d’esser impiccato per la gola, ultimamente scampa.
Incomincia la seconda giornata, nella quale. sotto il reggimento di Filomena, sl ragiona di chi, da diverse cose infestato, sia, oltre alla sua speranza, riuscito a lieto fine.
Finisce la giornata prima del Decameron
Maestro Alberto da Bologna onestamente fa vergognare una donna, la quale lui d’esser di lei innamorato voleva far vergognare.
Il re di Cipri, da una donna di Guascogna trafitto, di cattivo valoroso diviene.
Guglielmo Borsiere con leggiadre parole trafigge l’avarizia di messer Erminio de’ Grimaldi.
Bergamino, con una novella di Primasso e dello abate di Clignì, onestamente morde una avarizia nuova venuta in messer can della Scala.