Allarmata dalle parole del mio confessore, gli chiesi cosa dovessi fare. Come avevo potuto dare a mia madre una simile idea di me? Egli non ebbe alcuna difficoltà a spiegarmi, nei termini più misurati, quello che era accaduto e le precauzioni prese da mia madre per correggermi da un difetto del quale – diceva – […]
«Signorina, non appena vi ho scorta, folle d’amore, ho sentito i miei organi genitali tendersi verso la vostra bellezza sovrana, ritrovandomi più in calore che se avessi bevuto un bicchiere di raki». «Con chi? Con chi?» «Pongo le mie ricchezze e il mio amore ai vostri piedi. Se potessi avervi in un letto, per venti […]
Avevo appena sette anni quando questa tenera madre, occupata senza tregua dalla cura della mia salute e della mia educazione, si accorse che dimagrivo a vista d’occhio. Venne chiamato un bravo medico per un consulto sulla mia malattia: avevo un appetito divorante, niente febbre, non sentivo alcun dolore; tuttavia la mia vivacità era svanita e […]
Bucarest è una bella città in cui si direbbe che Oriente e Occidente giungano a confondersi. Da un punto di vista puramente geografico si è ancora in Europa; ma si è già in Asia rispetto a certe usanze del paese, ai turchi, ai serbi e alle altre razze macedoni di cui si possono scorgere, nelle […]
Davvero Monsieur, volete che io scriva la mia storia? Volete che vi racconti dei rapimenti mistici di Mademoiselle Eradice con il reverendissimo Padre Dirrag; che vi metta a conoscenza delle avventure di Madame C… e dell’Abate T…? Voi chiedete a una ragazza che non ha mai scritto, dei dettagli per i quali occorre una buona […]
Le undicimila verghe (Les Onze Mille Verges) è un romanzo erotico di Guillaume Apollinaire del 1907. Il titolo gioca provocatoriamente con l’assonanza che esiste nella lingua francese tra verge (“verga”) e vierge (“vergine”), con un rimando alle leggendarie “undicimila vergini” che avrebbero accompagnato Sant’Orsola al martirio. Scandaloso per l’efferatezza dei fatti raccontati, dove non è […]
Thérèse philosophe (Thérèse philosophe, ou mémoires pour servir à l’histoire du Père Dirrag et de Mademoiselle Éradice) è un romanzo libertino del 1748 di paternità incerta, ma solitamente attribuito – almeno in alcuni suoi estratti – alla penna di Jean-Baptiste Boyer d’Argens. Altri credono invece credono sia una creazione di Denis Diderot Il libro, un […]
Qui finisce la decima e ultima giornata del libro chiamato Decameron, cognominato prencipe galeotto
Con la decima giornata si conclude il Decameron
Il marchese di Saluzzo, da’prieghi de’suoi uomini costretto di pigliar moglie, per prenderla a suo modo, piglia una figliuola d’un villano, della quale ha due figlioli, li quali le fa veduto di uccidergli. Poi, mostrando lei essergli rincresciuta e avere altra moglie presa, a casa faccendosi ritornare la propria figliuola come se sua moglie fosse, lei avendo in camicia cacciata e ad ogni cosa trovandola paziente, più cara che mai in casa tornatalasi, i suoi figliuoli grandi le mostra, e come marchesana l’onora e fa onorare.