Arrivando all’albergo, la signora Bovary si stupì molto di non vedere la diligenza. Hivert, dopo averla aspettata per cinquantatré minuti, alla fine se n’era andato Nulla del resto obbligava Emma a partire, ma aveva dato la sua parola che sarebbe tornata quella sera stessa. D’altro canto, Charles l’aspettava e già sentiva nel cuore quella fiacca […]
Il signor Léon, quando studiava legge, aveva frequentato con una certa assiduità la Chaumière, e aveva ottenuto considerevoli successi con le sartine che lo trovavano ‘distinto’. Era lo studente più ammodo che si potesse desiderare: portava i capelli né troppo lunghi né troppo corti, non sperperava, già al primo del mese, il denaro del trimestre, […]
La folla aspettava contro il muro, schierata con ordine entro le transenne. All’angolo delle strade vicine, giganteschi manifesti ripetevano in caratteri barocchi: Lucia di Lammermoor… Lagardy… Opéra… ecc. Era bel tempo e faceva caldo; il sudore scorreva fra i riccioli, nessun fazzoletto da tasca era al suo posto, ma tutti asciugavano fronti arrossate, e per […]
Innanzitutto non sapeva come disobbligarsi con il signor Homais di tutti i medicamenti che il farmacista aveva fornito; e sebbene come medico potesse esimersi dal pagare, si vergognava un po’ di averne approfittato. Le spese di casa, da quando la cuoca faceva da padrona, erano diventate spaventose; i conti piovevano da ogni parte, i fornitori […]
Appena arrivato a casa, Rodolphe sedette con decisione allo scrittoio, sotto il trofeo di una testa di cervo appesa alla parete. Ma quando ebbe la penna fra le dita, non seppe farsi venire in mente nulla e, appoggiandosi sui gomiti, si mise a riflettere. Gli sembrava che Emma fosse indietreggiata in un remoto passato, quasi […]
Ricominciarono ad amarsi. Spesso, durante la giornata, Emma gli scriveva un biglietto dicendogli di venire subito; poi, attraverso i vetri, faceva segno a Justin, che, togliendosi in fretta il grembiule, si avviava di corsa verso la Huchette. Rodolphe arrivava per sentirsi dire da Emma che si annoiava, che suo marito era odioso e la vita […]
Egli aveva letto recentemente di un nuovo e vantato metodo per la cura dei piedi storpi, ed essendo un fautore del progresso si era messo in mente la campanilistica idea che Yonville, per essere all’altezza dei tempi, avrebbe dovuto sperimentare questi interventi di ortopedia. «Tanto,» disse a Emma «che cosa rischiamo? Stia a sentire: (ed […]
Ebbero infatti inizio queste famose Assemblee. Fin dal mattino del giorno di quel solenne avvenimento, tutti gli abitanti del luogo si fecero sulla porta di casa per occuparsi dei preparativi: la facciata del municipio era stata decorata con ghirlande d’edera, in un prato avevano montato una tenda per il banchetto e in mezzo alla piazza, […]
L’indomani fu per Emma una giornata tristissima. Tutto le sembrava avvolto da una nera atmosfera che galleggiasse confusamente sulla superficie delle cose e il dolore si ingolfava nella sua anima con fiochi ululati come fa il vento d’inverno in un castello abbandonato. Era il dolore causato dal fantasticare su qualcosa che sapeva di sicuro non […]
Una sera Emma sedeva accanto al davanzale della finestra aperta e guardava Lestiboudois, il sagrestano, che potava i bossi. Sentì a un tratto suonare l’Angelus. Si era ai primi di aprile, quando spuntano le primule; un vento tiepido scorre sulle aiuole appena vangate, e i giardini come le donne, sembra si agghindino per la festa […]