Durante gli intervalli di maggiore calma, Charles mi raccontò di sé con parole che risultarono vere. Era l’unico figlio di un uomo che con un modesto impiego all’ufficio imposte spendeva più del suo reddito e aveva dato a questo giovane gentiluomo un’istruzione molto scarsa e nessuna preparazione per una professione. Aveva invece deciso di provvedere […]
Mi svegliai per prima, in tarda mattinata, e osservando il mio amante mentre dormiva ancora profondamente mi svincolai con delicatezza dal suo abbraccio, quasi trattenendo il respiro per timore di interrompere il suo riposo. La mia cuffietta, i capelli, la camicia, tutto era in disordine per le lotte sostenute. Approfittai di quell’occasione per riordinarmi al […]
Quando rinvenni, mi trovai nuda sul letto, tra le braccia del dolce assassino della mia verginità, il quale era chino su di me, teneramente addolorato, e mi porgeva un cordiale che non potei rifiutare, perché offerto dall’amatissimo autore di tanta pena. I miei occhi però, gonfi di lacrime e languidamente rivolti a lui, sembravano rimproverarlo […]
Tutti i miei pensieri durante quell’intero giorno furono rivolti a lui, e ogni minuto mi sembrava una piccola eternità. Quante volte guardai l’orologio! E fui perfino tentata di far avanzare quella noiosa lancetta, come se ciò avesse potuto far scorrere il tempo più in fretta. Se qualcuno della casa mi avesse minimamente osservata, avrebbe notato […]
Due giorni dopo quella scena mi alzai verso le sei del mattino, e lasciando la mia compagna di letto ancora addormentata, sgattaiolai giù per prendere un po’ d’aria fresca nel piccolo giardino sul retro, al quale si accedeva dal salotto, e dal quale la mia reclusione mi escludeva quando in casa c’erano ospiti. Ma a […]
Quando ebbe finito, si alzò, mentre Polly giaceva ancora immobile e senza fiato per il piacere, o così mi sembrava. Poi il giovane la spostò di nuovo in posizione frontale, con le gambe sempre aperte. Polly sembrava incapace di mettersi seduta, così notai una specie di liquido bianco, come schiuma, che colava dalle labbra esterne […]
Il giovane era appena sceso, quando la vecchia signora balzò su con un guizzo di giovinezza che, senza dubbio, derivava dalla rinfrescata appena ricevuta, e dopo averlo fatto sedere iniziò a baciarlo, ad accarezzargli e pizzicargli le guance e a giocherellare con i suoi capelli. Egli ricevette tutte quelle attenzioni con aria indifferente e fredda, […]
Ben presto mi ripresi molto bene, e a certe ore mi veniva anche concesso di girare per casa, ma tenendomi alla larga da altre compagnie finché non fosse arrivato Lord B** da Bath, al quale la signora Brown, conoscendo per esperienza la sua generosità in tali occasioni, propose di poter usufruire di quel mio gioiellino […]
Nonostante i progetti della signora Brown fossero ora evidenti, non ebbi né il cuore né lo spirito per aprire gli occhi: ancora non riuscivo a separarmi dalle dipendenze di quella gentildonna, perché mi consideravo sua proprietà, anima e corpo. Al contrario, mi ingannavo perseverando nella mia buona opinione nei suoi confronti, e preferii aspettare il […]
Mamma Brown, nel frattempo, aveva raggiunto un accordo con quel vecchio caprone viscido, che, come ebbi modo di scoprire in seguito, prevedeva un anticipo di cinquanta ghinee per la libertà di insediarmi, e altre cento nel caso in cui avesse raggiunto la piena soddisfazione dei suoi desideri col trionfo sulla mia verginità; per quanto riguardava […]