Finita la declamazione, chiamo Gitone e gli faccio: «Ma dimmi un po’, caro fratellino, in tutta coscienza: quella notte che Ascilto ti portò via da me, restò sveglio fino a quando riuscì a possederti, oppure si accontentò di una notte vedova e casta?». Il ragazzino si toccò gli occhi e giurò nel modo più solenne […]
Il giorno dopo, essendomi alzato senza più alcun disturbo di natura fisica e psicologica, mi recai di nuovo in quello stesso viale coi platani, anche se ormai avevo il sospetto che si trattasse di un posto un po’ iellato, e rimasi lì tra gli alberi ad aspettare Criside che mi indicasse la strada. Stanco di […]
ENCOLPIO A GITONE. «Mi devi credere, caro fratellino mio, ma mi sembra di non essere nemmeno più un uomo, di non provare più nulla. È ormai morta e sepolta quella parte del mio corpo, dove prima io ero un Achille». * Siccome il ragazzino temeva di dar adito a chiacchiere se lo trovavano lì con […]
Estasiata dal mio madrigale, la donna sorrise in maniera così soave da sembrarmi la luna quando fa capolino da una nube con la sua faccia piena. Poi, accompagnando con gesti le parole, disse: «Se non disdegni, o bel giovine, una donna di classe che quest’anno ha conosciuto per la prima volta l’uomo, io ti offro […]