L’indomani, appena alzata, Emma vide il giovane di studio nella piazza. Era ancora in vestaglia e quando lui alzò il capo e la salutò, rispose con un rapido cenno e richiuse la finestra. Léon, quel giorno, aspettò con impazienza che arrivassero le sei: ma, entrando nell’albergo, si accorse che ad aspettarlo c’era soltanto il signor […]
Emma scese per prima, seguita da Félicité, il signor Lheureux, una balia, e poi furono costretti a svegliare Charles che si era profondamente addormentato nel suo angolo non appena si era fatto buio Il signor Homais si presentò; porse i suoi omaggi alla signora, i suoi complimenti al marito, si dichiarò lietissimo di essere stato […]
Yonville-l’Abbaye (così chiamata per via di un’antica abbazia di Cappuccini, le cui rovine non esistevano neanche più) è un borgo situato a otto leghe da Rouen, fra la strada di Abbeville e quella di Beauvais, in fondo a una valle bagnata dal Rieule, un fiumiciattolo che si getta nell’Andelle, dopo aver fatto girare le ruote […]
Spesso, quando Charles era fuori, Emma andava a prendere nell’armadio, fra le pieghe della biancheria dove lo aveva nascosto, il portasigari di seta verde. Lo guardava, lo apriva e ne aspirava l’odore della fodera, un misto di verbena e di tabacco. Di chi era? Del Visconte. Un regalo della sua amante, forse. L’avevano ricamato su […]
Il castello, una costruzione moderna, all’italiana, con due ale che si protendevano in avanti e tre scaloni, si ergeva in fondo a un immenso prato nel quale pascolavano alcune mucche fra gruppi di grandi alberi distanziati fra loro. Arbusti a cespuglio, rododendri, siringhe, palle di neve, gonfiavano i loro irregolari ciuffi di vegetazione sulla linea […]