La Lefort aveva a Parigi un gran numero di conoscenze importanti. In meno di sei settimane fui presentata a più di venti suoi amici, i quali, però, non riuscirono a concludere nulla per raccogliere la primizia della mia verginità. Fortuna che Madame Lefort era talmente abile nell’amministrare i propri affari, che riusciva addirittura a farsi […]
La mattina dopo, Madame Lefort mi istruì ampiamente su quelli che sarebbero stati i doveri della mia nuova condizione, nonché sulle particolari cure che avrei dovuto avere per Monsieur il Presidente; dopo di che mi fece spogliare e mi lavò da capo a piedi, mi arricciò, mi pettinò e mi rivesti con abiti molto più […]
Questo singolare discorso, lo confesso, mi fece cadere le braccia. Ascoltavo P… a bocca aperta, lo sguardo inebetito, senza riuscire a spiccicare parola. B… se ne andò via con R… senza che, per così dire, me ne accorgessi, e io rimasi lì come una stupida fra le braccia della Bois-Laurier, che mormorava tra i denti […]
Appena il nostro finanziere fu uscito, Madame Bois-Laurier prese a dirmi come fosse felice che egli mi avesse trovata di suo gusto. «È un uomo senza pari», disse, «un cuore eccellente e un amico impagabile. Lasciatemi fare; vi sono sinceramente amica: se seguirete i miei consigli, e soprattutto non farete la smorfiosa, vi assicuro che […]